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Gli Orango del Borneo - Un incontro ravvicinato con queste splendide creature

INDONESIA
Kumai, Isola di Kalimantan

Sveglia all’alba e di corsa al porto di Kumai, barca pronta, vino di riso e colazione da portare.
Più passa il tempo e più perdo fiducia nella professionalità della guida, ma spesso questi personaggi sanno darti un’esperienza più estrema e diversa dal solito.
Siamo partiti in quattro: io, Sasà, la guida ed il suo fedele autista di questo piccolo scafo a motore.



Ci addentriamo all’interno del parco e mi ritrovo già a pochi metri da un gigantesco orango che rovista tra il palmeto, cominciamo bene...
Si prospetta una bella giornata e il sole cocente conferma le aspettative. Circa 40 chilometri e un grande cartello “attenzione pericolo coccodrilli” mi dà il benvenuto al Tanjuting Park.

Qui ho potuto visitare il centro di informazione con tutto l’albero genealogico degli oranghi presenti, le foto con tutte le cure apportate, i lavori di National Geographic e tante altre interessanti curiosità.
Comincio con le mie mille domande mentre ci incamminiamo sulla strada della terza stazione di osservazione, la passerella è piena di banane, ma nessun orango, è la stagione della frutta quindi difficilmente verranno qui per cibarsi, sono tutti concentrati nella giungla.

Gli animi si ingrigiscono ma non ho perso le speranze nonostante le probabilità ora sono chiaramente ridotte. Decidiamo di raggiungere la prima stazione di osservazione dato che la frutta scarseggia in quella parte di foresta, in più siamo in perfetto orario per la razione di banane giornaliera.
Qui trovo altri turisti, forse un buon segno.

Il cibo è stato distribuito alle tre del pomeriggio, sono le tre e trenta ma ancora niente, l’emozione più grande fino ad ora è stato un ragno gigante e svariate piante carnivore.

Una guida comincia ad allarmarsi, ha appena avvistato in lontananza un orango dirigersi verso la nostra zona, è una femmina, elegante e silenziosa, quasi come una trapezista si fa strada da ramo in ramo, da liana a liana.
Resto a bocca aperta, non ho mai visto un essere vivente come questo, ed ora é a pochi metri da me che beatamente si gusta le banane che le sono state servite.
Termina il pasto e si allontana perdendosi nella giungla. Pochi minuti e si vedono altri rami piegarsi quasi fino a toccare il suolo, dev’essere davvero grande questo.

E’ un maschio dominante attraversa la giungla ramo dopo ramo fino a raggiungere la postazione per alimentarsi, si muove lentamente e prende lunghe pause durante gli spostamenti, ha la faccia larga composta da due grandi pezzi vicino alle guance, sembrano due orecchie giganti, due grandi pezzi di cartilagine. Passa sulla mia testa a pochi metri da me, saranno stati al massimo due, è enorme, grande e imponente !
Ha una testa grande e mentre mangia si sofferma a fissare gli spettatori, si rigira grattandosi tranquillamente l’ascella e poi sparisce tra la natura, incredibile. Altro che il libro della giungla.

Seguono - a questo splendido esemplare – una mamma che trasporta un cucciolo accompagnata da un orango di sette anni. Siamo oltre all’orario consentito e ci sono delle regole ben precise da rispettare, quindi salto sullo scafo e ritorno al porto di Kumai mentre la natura mi concede un ultimo regalo con il suo cielo rosa che tramonta.
Che giornata indimenticabile.

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