Grazie India
Ho viaggiato intere notti su treni ultima classe, bus locali dove l'unico posto libero era il tetto, ho raggiunto villaggi con carretti trainati a mano o a da un cavallo più stanco di me, ho raggiunto templi via fiume su zattere di bambú e plastica riclicata, ho attraversato il deserto per potermi avvicinare al confine con il Pakistan cavalcando un dromedario, chilometri e chilometri in autostop con trattori e furgoni che trasportavano animali e merce varia.
Ho dormito in capanne senza acqua e senza luce, tra i banchi di una scuola, in un camion nel bel mezzo del niente, intere settimane con la mia tenda nella foresta più umida del mondo... e spesso qualche strano animale velenoso veniva a darmi il buongiorno.
Ho occupato giardini e furgoni abbandonati, ho evitato le grandi città e trovato il vero contatto con le culture locali di ogni villaggio, ho dormito in un amacha, su palafitte, all'interno di negozi e sui tetti, ho attraversato la Baia del Bengala impiegando 4 giorni con un traghetto arrugginito per raggiungere il paradiso delle Isole Andamane.
Mi sono chiuso in una cella per 11 giorni, 250 ore di silenzio e 110 ore immobile, con digiuni giornalieri da 20 circa ore.
Sono entrato in Nepal per superare il passo da 5416 metri, quello che è il trekking più alto del mondo, per poi ritornare ancora un volta in questa fantastica terra ed esplorare la parte del nord est.
Ho attraversato giungle, villaggi, città, risaie, campagne, deserti, foreste, spiagge e zone interdette con tribú in via d'estinzione.
Sono stato ospitato dalla regina della tribù dei tagliatori di teste ed ho fumato dell'oppio con il re raccontandoci la propria vita.
Passo dopo passo, chilometro dopo chilometro. Infinitamente te ne sarò grato.
Penso a tutta la determinazione e la volontà che ho impiegato, queste cose non sarebbero mai accadute senza crederci fino in fondo, ogni secondo delle mie giornate non facevo altro che sognare.
Ora rido ricordando le notti che la paura veniva a bussare facendomi sprofondare in un oceano di pensieri.
Ma ero sicuro che quella sarebbe stata la scelta giusta, gli concedevo massimo qualche minuto...
Un sogno fisso da poterlo vedere addirittura nel fondo degli occhi, un sogno che mi ha fatto abbattere ogni paura, si può tutto se lo vuoi, ma bisogna provarci... e se cadi riprovaci ancora !
Ma mai rinunciare al tentativo di raggiungere i propri sogni qualsiasi essi siano, senza provarci non puoi mai sapere come andrà a finire.
Ogni singolo chilometro percorsco in questa stupenda terra ha lasciato un segno dentro di me, un paese a cui devo tanto, un paese che ha deciso di richiamarmi e di fare ordine nella mia testa, nella mia vita... nella mia anima.
Mi ha insegnato tanto, soprattutto ad apprezzare quello che possiedo e che ogni giorno continuo a dare per scontato.
L' acqua calda in qualsiasi momento della giornata e per tutto il tempo che voglio, non devo raggiungere nessun pozzo per procurarmela e non devo accendere nessun fuoco per riscaldarla.
Il fresco delle lenzuola appena cambiate e non un sacco a pelo per tutte e quattro le stagioni dell'anno.
Maglie di un bianco luminoso che profumano d'arancio e non i soliti tre capi d'abbigliamento - ormai - con macchie indelebili e totalmente bucate, fare il bucato in qualche fiume e poi asciugare il tutto su di una roccia.
Rifornirmi di ogna cosa io abbia bisogno senza percorrere chilometri per raggiungere un altro villaggio o una città.
La fortuna nell'aver ricevuto un istruzione scolastica e tutto ció che serviva per una corretta crescita.
La scuola più bella che abbia mai potuto frequentare. Le soddisfazioni e le gioie che ne ho ricavato sono immense, così forti da oscurare tutte le difficoltà, gli ostacoli, gli imprevisti.
I letti fatti con tavole di legno in stanze piccole e sporche, con tanti ma tanti animali a farmi compagnia. Le persone che ti toccano, il 90% danno informazioni sbagliate, le strade sporche, il traffico, i prezzi gonfiati, la forma di razzismo.
Tante, tantissime, forse troppe sono le contraddizioni e le difficoltà che si hanno viaggiando in questo paese, dal più esperto al novello viaggiatore, è una terra difficile per tutti... ma gli devo tanto, 190 giorni passati qui !
La forma che mi ha donato è immensa, ha schiuso il mio uovo e mi ha sparato a tutta forza nel mondo.
17.500 km via terra di emozioni !
THANK YOU INDIA
A PRESTO
Ora è arrivato il momento di esplorare il Myanmar
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