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Viaggiare in Vietnam con una moto

Hanoi - Vu Linh Community
Totale chilometri: 180km

Giornata MEMORABILE, non per i traguardi, non per i numeri, ma per aver comprato il mio primo motorino.
A 32 anni ho comprato il mio primo motorino ! Tardino direi…
Mi lancio nel traffico con totale insicurezza, ho fissato lo zaino dietro e ora la famiglia si è allargata.
Devo solo sperare che non mi abbandoni presto dato che è un motorino cinese, di quelli falsi in pratica.



Circa 4 ore per uscire dalla città, Hanoi ha circa 6 milioni di motorini (tutto il Vietnam ne possiede 31 milioni, rendendola la nazione con più motorini al mondo, incredibile)
Parcheggio per la prima sosta caffè e il motorino casca grazie al peso dello zaino, come inizio non c’è male…
Il primo meccanico e mi fermo a fargli dare un controllo dato emette uno strano rumore.

Riparto !
Piove, mi fermo, mangio, riparto.
Finisco il carburante e un anziano mi aiuta chiedendomi in cambio l'equivalente di 1€ in carburante, riparto.
Gli scenari lentamente cambiano e capisco che sto finalmente lasciando questa città piena di traffico e cemento. Piccoli villaggi in fase d’espansione.
Il motorino si ferma di nuovo, birra !
Sapa dista ancora 300 chilometri e credo sia meglio che mi fermi a riposare godendo di questo tramonto, di questa stupenda natura selvaggia e incontaminata.
Scelgo Thac Ba come posto per passare la notte, è uno dei luoghi meno famosi che volevo visitare, qui voglio aprire la mia tenda e immergermi nel verde. Resto deluso da quello che mi si presenta quasi mi viene da pensare che ho marcato un luogo sbagliato (ci vuole poco a sbagliare in Vietnam dato che molte città hanno nomi simili con solo una lettera di differenza, quindi un navigatore può facilmente portarti in un luogo piuttosto che in un altro).

NON PERDERE LE SPERANZE – nonostante la giornata tra traffico pioggia e un meccanico stronzo -
Non trovo niente di interessante e nemmeno un area che mi ispira per aprire la mia tenda quindi consulto la mappa fino a raggiungere una comunità di circa 200 persone
Una famiglia che vive sul fiume ha la possibilità di ospitarmi, mi sembra un ottima scelta, ne approfitterò per farmi controllare il motorino e settarlo a dovere.
Percorro una strada larga appena quanto il motorino immersa tra risaie e canali, arrivo in tempo per il tramonto in questa meravigliosa e spartana casa in bambù. Il proprietario parla inglese, finalmente !
La famiglia è impegnata ad organizzare la festa della comunità locale, una delle 53 etnie di minoranza che popolano il nord del Vietnam, quindi decido di restare un giorno in più, non posso perdermi questa singolare cerimonia.

Questo posto è quello che ci voleva per addolcire la grigia giornata. Una comunità locale che festeggia l’appartenenza alla terra, fantastico !
Comincia la giornata dedicata alla comunità. Pranzo a base di maiale, sangue compreso. Si brinda e si beve senza sosta, mi costringono ad ingurgitare questo disgustoso liquore a base di riso, si brinda alla vita e alla fertilità... siamo tutti completamente ubriachi.

Lo sciamano è di una simpatia incredibile ed è arrivato il suo momento, quello che tanto desideravo.
Lo sciamano sgozza una gallina viva e versa il sangue in una ciotola, estrae il cervello con un gran coltello e lo mette a mollo nel sangue, la ciotola fa un giro in senso orario e tutti dobbiamo berne un sorso e mangiare un pezzo di cervello.
Chi mi avrebbe detto che un giorno avrei festeggiato con una comunità locale in questo modo, sono l’unico straniero e guardandomi intorno comincio a viaggiare anche con la mente, stupenda sensazione.





Ha Giang - Yen Minh - Dong Van
Totale chilometri: 340

152 chilometri. Una multa per aver attraversato con il rosso… stronzi mi avete chiesto un prezzo 5 volte più alto.
Pioggia per i primi minuti e poi un sole che mi ha letteralmente ustionato. Arrivo ad Ha Giang, città grigia, mangio e vado a letto. Domani comincia il mio tour verso il nord estremo del Vietnam
152 km

Yen Minh
Panorami stupendi in questa tappa.
100 chilometri di verde e risaie, mi danno il benvenuto le prime rocce carsiche, quelle famose che caratterizzano il nord del Vietnam (e il sud della Cina). Dune verdi e piramidi naturali sono in primo piano.
100 chilometri di pace ed una ruota bucata. 100 chilometri di pioggia tagliente…ma che piacere tutto questo !

Riscoprire i piaceri della natura sorridendo e reagire con lo stupore di un bimbo dinnanzi a tutto. La strada comincia a farsi più interessante con formazioni rocciose mai viste prima. La sera sosto a casa di una famiglia molto simpatica ma soprattutto con una cucina locale davvero deliziosa, la più buona fino ad ora… e senza sangue di gallina.
100 km

Dong Van
88 chilometri oggi, una tranquilla e rilassante passeggiata. Raggiungo Lung Cu per poter visitare la torre che indica il punto più estremo del Vietnam.
In realtà non è così, il punto più estremo è Cuc Bac, 5 chilometri da qui e non posso perdermelo. La Cina è così vicina che riesco quasi a toccarla.
Un diluvio blocca il mio cammino, un ora di attesa e si riparte.

Arrivo nella bella cittadina di Dong Van posizionata nel bel mezzo del nulla, NULLA !
Incontro due simpatici napoletani, doccia e riposo .
Domani voglio aumentare le distanze ed ho voglia di mare… ma sono nell’estremo opposto.



Thin Tuc - Dong Dang - Halong
Totale chilometri: 404

170 chilometri, i più belli fino ad ora.
Paesaggi che sembrano disegnati, avrei voluto spingermi di più ma sta per arrivare la notte. Trovo un Hotel in un villaggio con solo 10 case – cosa diavolo ci fa qui !? –
Oggi sono stato invitato ad un pranzo locale, è stata una bella esperienza tra risate alcol locale e cibo che ancora non ho capito.

Dong Dang
234 cilometri.
Giornata a guidare, è così che festeggio i miei 300 giorni.
300 giorni ! Sono tanto soddisfatto fiero ed orgoglioso di questo mio personale traguardo…ma voglio di più.
Raggiungo la baia di Halong, un sogno che mi frullava nella testa già nel mio primo viaggio in Vietnam.
La città è tanto turistica e diluvia, passerò qui la notte.
Durante il percorso si è spezzata la parte posteriore del motornino ed ho dovuto trasportarla legandomela allo zaino, sembravo un trasformers con quella scocca del motorino e tutta la parte che riguarda luci di segnalazioni attaccata alla schiena. Questa sera voglio festeggiare il mio nuovo traguardo e domani riparare questo catorcio cinese.



Halong - Isola di Cat Ba
Totale chilometri: 50

Il motorino è stato aggiustato e riparto in direzione porto di Halong. Un olandese mi offre una birra e sul battello conosco una bella messicana, una spagnola e un’irlandese.
Arrivo sull’isola e sono l’unico in possesso di un motorino, mi aspettano circa 30 chilometri di guida per attraversarla tutta, una natura potente con vallate affascinanti che lasciano intravedere il mare !
Sono circa 8 mesi che viaggio tra montagne e colline ho quasi dimenticato com’è fatto il mare, l’ultima volta l’ho visto in India e adesso non vedo l’ora di poter sguazzare tra queste acque !

Assisto ad un tramonto viola che accarezza i tanti isolotti sparsi in mare, sembra che un gigante abbia lanciato tante pietre tra questa baia.
Cammino per circa 2 chilometri fino a raggiungere la spiaggia più famosa dell’isola.
E che spiaggia ! Sembro un bimbo che si diverte saltando e nuotando senza sosta tra questa stupenda baia naturale. In questa luogo è stata girata una scena di King Kong oltre alla pellicola di Peter Pan, l’eterno bambino…

La sera esploro una spiaggia deserta in compagnia delle tre ragazze conosciute, bevo due birre accompagnate da un paio di sigarette che fan ridere, tirate fuori a sorpresa dall’irlandese.
Sono completamente connesso con la natura, mi lascio andare totalmente a questa spiaggia che offre un panorama spettacolare, le stelle formano un tappeto sulla testa e le rocce tagliano la notte abbracciando questo bacino di mare e creando un disegno in lontananza, ho di fronte ai miei occhi una piccola isola disabitata, nella mia testa il suono del mare che accompagna questo momento… mi emoziono come poche volte.

Che bella sensazione, mi sento tanto bene e soddisfatto per quest’altra avventura e sfida personale.
Giro l’isola con Ana, la messicana. Mi lascio trasportare dalla costa e dalla brezza marina. Quest’isola è incantevole se si esclude la piccola parte turistica fatta di locali chiassosi, fortunatamente i club si concentrano per un chilometri lungo la costa, quindi posso godere di tutto il verde e della sabbia distribuita in ogni angolo in totale solitudine.
Con un forte sole che mi accompagna raggiungo la valle delle farfalle, poi laghi, punti panoramici e acqua tiepida in ogni spiaggia. Questo si che mi fa stare bene
Oggi mi concedo un’escursione con dei ragazzi conosciuti qui, mi addentrerò nella baia di Halong partendo da quest’isola.

Visito il più grande villaggio galleggiante del Vietnam: 300 strutture galleggianti tra case e attività, addirittura all’esterno delle abitazioni ci sono i cani che fanno da guardiani, piante in scatole di polistirolo e giostre per i più piccoli. In Vietnam sono circa 1600 persone che hanno scelto di vivere a stretto contatto con il mare, impensabile … incredibile !

Una roccia piantata al centro della baia e contornata da un acqua color smeraldo mi blocca, impiego mezzo secondo per lanciarmi dalla barca e nuotare tra quei colori spettacolari, sono circondato da meduse colorate ed eleganti !
Un kayak condiviso con Julie, una franco-vietnamita per esplorare in modo più autentico queste acque e rientrare per festeggiare tutti insieme. Una giornata indimenticabile, un paradiso davvero singolare.

Il relax è immenso, la barca comoda e il pranzo è buonissimo. La baia di Halong è patrimonio mondiale UNESCO, da quanto tempo sognavo di visitarla, che emozione !
Quest’isola mi sta regalando momenti indimenticabili, mi ricorda spesso che abbiamo una sola vita, un solo ticket per questo viaggio chiamato VITA… e io non voglio sprecarlo.



Tam Coc - Hoi An

E’ arrivato il momento di lasciare questa fantastica isola.
Devo raggiungere Tam Coc che dista 182 chilometri, probabilmente gli ultimi in motorino, il visto non dura per sempre ed è meglio provare a venderlo già da ora.

Viaggio semplice e rilassante, pochi problemi e un po' di pioggia lungo il percorso. Scelgo di passare le mie notti in un eco guest house dato che mi sono prefissato di vivere un’esperienza autentica, piuttosto che il solito ostello al centro della piazza tra musica e fiumi di birre, no !
Voglio la pace, ho bisogno di pace.

Il mio bungalow è molto distante rispetto alla reception che a sua volta è immersa nella natura, devo percorrere circa un chilometro tra ponti di bambù poggiati su di un romantico fiume pieno di fiori di loto, rane, mangrovie, zattere. Questo fiume scorre tra due enormi rocce che regalano un paesaggio unico alla vista, non ho mai visto niente di simile. Da qui posso ammirare gli affluenti e le donne che tutto il giorno sono chinate a piantare e a raccogliere ortaggi, resto senza parole alla vista di tutti questi cappelli triangolari che si agitano tra i campi.
Vivono in modo semplice, si spostano in bici tra questi eterni panorami, sembra la baia di Halong ma senza il mare, solo fiumi e risaie. Questa zona è conosciuta per ospitare i panorami più belli di tutta la nazione.

Mi dirigo a Trang An, sito UNESCO e passo due ore indimenticabili tra i suoi canali, in compagnia di Ana, la bella messicana, ci siamo ritrovati dopo la sosta a Cat Ba.
Scenari completamente nuovi, ancora non avevo osservato una natura così fino ad ora in vita mia.
Templi galleggianti al centro del fiume, grotte così basse da doverle navigare disteso, rocce carsiche contornate di verde e dalla bellezza che spezza il fiato.
Continuo a godermi il mio bungalow immerso nel verde, tra versi di animali a me nuovi e rane che si lanciano negli stagni circostanti.
Una pace come poche volte. La luna illumina la mia stanza che è costruita proprio sulla laguna, una palafitta in perfetto stile selvaggio.

Devo vendere il motorino e giuro che ho le lacrime che bagnano il viso, ma devo, ho pochi giorni a disposizione per raggiungere il border che divide il Vietnam con la Cambogia. Devo praticamente scappare e con questo motorino non potrei mai farcela, i chilometri sono tanti.
Visito il tempio del dragone e incontro degli italiani che mi riconoscono e che seguono la mia avventura. Una lunga conversazione che termina con una foto di gruppo, che bello ! Che bella soddisfazione trovare gente che apprezza il tuo modo di viaggiare.
Che bello constatare che c’è gente che si rivede in te e apprezza quello che stai facendo, persone che capiscono quanto sia sacrificante quest’esperienza, mi avete regalato un bel momento oltre a delle straordinarie parole. GRAZIE !

Tutto questo è gratificante, sapere d’esser una fonte di ispirazione, tutto ciò vuol dire aiutare condividendo, dare, offrire, tendere in un certo senso la mano ad ognuno di esso.
Grazie, mi riempite di gioia.

Ne abbiamo combinate di tutti i colori.
Grazie per avermi lasciato nel bel mezzo del nulla "giusto" cinque o sei volte.
Ti ho voluto bene.
1200km di emozioni (e qualche bestemmia)
Sono arrivato ad Hoi-An, ma di questo parlerò in un altro post.



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